Flashmob del Comitato NO alle centrali biomassa a Lamezia

Pubblicato il da Giovanna Saladino

In un flashmob un gruppo di persone si riuniscono in uno spazio pubblico per trasmettere un messaggio.

Nella sera del 21 Agosto il gruppo di persone è costituito da: Comitato NO alle centrali biomasse e lo spazio pubblico da corso Numistrano e Nicotera, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita: sensibilizzare chi ancora in città non è consapevole del pericolo che corre con la costruzione delle Centrali biomassa. E allora mascherine e bottiglie vacanti con scritto emblematicamente: ARIA. Diritto all’aria pulita è il messaggio dei ragazzi che trascorrono il venerdì sera, invece di divertirsi e infischiarsene, nel centro della città per sconfiggere la passività di Lamezia Terme agli abusi che le si propinano e che accetta noncurante o peggio rassegnata. E inizia così il corteo sul corso, per attrarre le persone, per informale sul motivo del flashmob. E il riscontro: sguardi, noncuranza, qualche celere domanda. I soliti personaggi del “so tutto” ma che in realtà non sanno niente che straparlano o i criticoni come me che trovano difetti prima di comprendere l’importanza del gesto di giovani uomini, di giovani donne che stanno mostrando dissenso e coraggio rispetto ad una situazione pericolosa.

Indifferenza, arroganza, commenti fuori luogo dei pochi presenti. È l’inizio. Il primo riscontro.

Ma i ragazzi sono i migliori combattenti dell’impassibilità e iniziano un secondo giro. Ci offrono la possibilità di essere diversi da noi stessi e dalla pigrizia: «abitanti di Lamezia Terme, il 25 Agosto recatevi al Comune, il Sindaco Mascaro consegnerà gli atti contrattuali». Informatevi lametini sul vostro futuro, non lasciate che vi scorra tra le dita senza partecipare al suo compimento. Il secondo giro è già migliore del precedente: le persone s’avvicinano, le famiglie chiacchierano con i ragazzi indossanti la mascherina, chiedono il motivo della loro presenza, di quelle bottiglie. E i consapevoli giovani cittadini spiegano, rispondono ai perché, spiegano cosa siano le centrali a biomassa che bruceranno, l’impianto che immetterà nell’aria particolati pericolosi e vengono ascoltati. I passanti adesso annuiscono, ascoltano i cittadini increduli e completamente all’oscuro della costruzione di mostri in città.

E poi alle 21e30, davanti Bertucci, la voce esplode nel megafono: «Per chi non lo sapesse si dice che vogliano costruire sei centrali a biomasse, ciò significa emissione d polveri ultrasottili, altamente cancerogene. Il 25 Agosto si terrà l’incontro con il Sindaco Mascaro per l’acquisizione degli atti contrattuali. E il 28 Agosto alle 20e30, appuntamento al Parco Peppino Impastato con il dottor Laghi per capire meglio il pericolo che si corre con le Centrali in città».

La giovane donna ha lanciato due appuntamenti a Lamezia Terme e TU cara città non darle buca perché lei ha dimostrato di tenerci a te.

Giovanna Saladino

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