Mariè…

Pubblicato il da Giovanna Saladino

 

 

Arriva lentamente, ti prepara.

La bocca ha arsura, inghiotte con fatica ogni goccia d’acqua che lascia entrare. Goccia dopo goccia sfuma la realtà. Le fosse delle guance, la trasparenza degli occhi. La bocca che ha sete.

Acqua salata che non disseta. Acqua salata che lascia segni e rossore. Quanto si è uguali quando l’inizio e la fine si incontrano. Quanto si è piccoli.

La casa si ingrandisce ancora e accompagna l’ accrescere del freddo. E le foto in una stanza, le sedie nell’altra e nell’altra ancora. Quanto si è piccoli tra i cuscini…

Le palpebre congiungendosi accrescono il bruciore. Il volto è così scavato, la pelle trasparente come lo sguardo della sera prima…

Il rossore delle lacrime e il sorriso prima di partire e forse non ritornare. Restare un altro po’ per poi avviarsi. Quanto piccoli si diventa prima di respirare un’ultima volta… quanto piccoli si diventa nel vestito scuro e le calze color grigio fumo che spezzano sotto il velo che separa dal respiro…

Il corpo cede… pezzo dopo pezzo… la bocca dice un’ultima volta "Mariè" e sorride al figlio… il velo separa ma l’angoscia no quella è legata… Tutto si lega quando l’inizio e la fine si incontrano e poi spariscono. Si diventa così piccoli. Il velo, le calze color fumo e 13 monetine offerte da offrire. E giovedì 13 prima di un altro. Pensi sia un regalo… lasciare che gli altri vivino quel giorno senza preoccupazione. Un giorno triste che lasci libero quello lieto.

Quanto si è piccoli quando si incontrano l’inizio e la fine…

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