Varchi la soglia

Pubblicato il da Giovanna Saladino

Varchi la soglia

Il confine tra conoscenza e ignoto

Quanto tempo ho?

Quanto ne resta per tornare indietro, quanto ne avanza per proseguire?

Scottano le piante dei piedi, spine pungono i passi

Uno avanti, uno indietro

E poi fermo, di nuovo sulla linea

La signora dell’erboristeria chiede che devo fare

tormentata dal presente incerto e da un amore appena sbocciato,

la suora dona il crocifisso di legno: “Prega” le dice.

Le frontiere vanno controllate

I cuori educati

La parola è un’arma o una carezza?

Non ricordo il volto che mostra la Luna quando rincorre la Terra e il Sole

E tu? Macchi di inchiostro questo foglio a quadretti,

cosa urla il cuore? Vuole ancora sperare?

Lo senti battere o è fermo?

Respiri o fingi?

Le persone infelici cosa rammenteranno nel loro ultimo pensiero?

E quelle felici?

Il calore delle labbra che s’avvicinano, il sorriso dell’Ironia

O il riscatto dell’indipendenza nelle notti insonni?

Credi?

La fede è come Babbo Natale.

Non esiste, esiste l’atmosfera di attesa, di candore, di neve,

d’attesa, di neve, di candore…

e tu che leggi queste parole, hai amato?

Ridi o piangi?

Asserisci anche tu il vuoto politico?

Cose che non si capiscono, spine sotto i piedi.

La bocca dello stomaco chiede da mangiare,

ha fame o un vuoto che non si può colmare?

Non sento cadere la pietra scagliata nel cuore.

Ed è così triste parlare dell’altrui dolore

Senza essere empatici…

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